Che cos’è l’aura? La spiegazione di una maestro spirituale tibetano

Che cos’è l’aura? La spiegazione di una maestro spirituale tibetano

Secondo quanto documentato dalle filosofie orientali e da coloro che riescono a percepire ed osservare l’aura umana, essa rappresenta l’involucro energetico che circonda il nostro corpo fisico

Nell’ultimo secolo, molti scienziati si sono avvicinati alla visione antica su cui poggiavano gran parte delle antiche culture e delle attuali filosofie spirituali. Questo mutamento e progresso tecnologico, sta avvicinando l’umanità ad una nuova comprensione che potrebbe essere fonte di nuove scoperte e di una nuova presa di coscienza verso i meccanismi e i fenomeni energetici non percepibili alla mente umana.
Abbiamo approfondito questa “congiunzione” tra questi due mondi paralleli, ma complementari, nella nostra rivista gratuita Scienza Spirituale (NOTA: puoi scaricarla gratuitamente QUA) , ma non possiamo non citare uno dei nostri precedenti articoli in cui abbiamo appunto approfondito l’aura attraverso l’occhio della scienza “Aurameter: il dispositivo in grado di osservare l’aura”.
Il nuovo dispositivo biomedico in questione si chiama AuraMeter, un’invenzione che potrebbe essere, come afferma la Dr.essa Hunt, per 40 anni ricercatrice di fisiologia e professoressa universitaria. “Lo strumento diagnostico più prezioso mai sviluppato”. L’AuraMeter non solo mappa gli schemi di energia che precedono e causano malattie fisiche, psicologiche, emotive e spirituali, ma può anche prescrivere il corretto approccio di guarigione e persino indirizzare il guaritore ideale per il paziente. Si tratta di un rivoluzione medica che diventerà sempre più marcata nei prossimi anni. Lo studio della vibrazione e della frequenza sta lentamente rivelando regni misteriosi ancora inesplorati dalla scienza, ma già descritti da millenni dalle antiche filosofie.


Incuriosito quindi dal mistico e colorato mondo delle letture dell’aura? Vuoi immergerti in questo piccolo viaggio alla scoperta di una parte nascosta ai tuoi sensi fisici? Mettiti comodo e tuffati in questo approfondimento su cos’è l’aura, qual è la sua composizione e il suo funzionamento. Il tutto spiegato da un maestro spirituale tibetano.



I
NTRODUZIONE



Ciò che starai per leggere amplierà ancor di più la visione e la percezione della realtà. L’aura è storicamente una delle colonne portanti di tutte le filosofie spirituali. E’ l’involucro che circonda il corpo umano in cui è registrato ed è riflesso lo stato d’essere della persona. Precisiamo tuttavia che in questo articolo oltre ad approfondire il funzionamento dell’aura, ci approcceremo ai concetti del corpo eterico perché essenziale per comprendere le funzionalità della “pelle aurica” e la complessità del nostro corpo di energia. Non saremo noi a parlarvene ma bensì il rinomato maestro spirituale tibetano Lobsang Rampa. Le parole sono state prese dal suo libro “I segreti dell’aura”. Noi facciamo solo da tramite, da ponte verso la conoscenza nascosta dell’Oriente. 

Buona Lettura. Il Team IlBen-Essere.



CHE COS’E’ IL CORPO ETERICO ? SECONDO LOBSANG RAMPA, MAESTRO SPIRITUALE TIBETANO




“L’intero corpo è elettrizzato . Non si tratta evidentemente dell’elettricità che permette di illuminare o di cucinare, ma piuttosto di un effetto magnetico. Prendiamo un magnete ordinario, poniamolo su un tavolo coperto da un foglio di carta, e gettiamoci poi della limatura di ferro; constateremo che la limatura si dispone secondo un certo schema. Val la pena di farne l’esperimento. Comprate un magnete dal vostro ferramenta, costano pochissimo (oppure chiedetelo in prestito a un amico). Ponetevi sopra un foglio di carta in modo che il magnete sia al centro. Procuratevi un po’ di limatura di ferro e cospargetene la carta, dall’alto ; vedrete allora che la polvere di ferro si dispone seguendo le linee di forza magnetica che salgono dal magnete. Ne vedrete con pre­cisione la forma. Fate questo esperimento perché vi aiuterà nel vostro studio. La forza magnetica è simile alla forza eterea del corpo umano, alla sua aura. Indubbiamente tutti sanno che un filo elettrico è circondato da un campo magnetico. Se la corrente varia, cioè se essa è alternata anziché continua, il campo è animato da pulsazioni e fluttua a seconda dei cambiamenti di polarità. Il corpo umano, che è una fonte d’elettricità, è circondato da un campo magnetico alternato. L ‘eterico , come lo chiamiamo, fluttua, o vibra, così rapidamente che è praticamente impossibile discernerne il movimento. Allo stesso modo, quando la nostra lampadina è accesa, per quanto la corrente fluttui da cinquanta a sessanta volte al secondo, non lo percepiamo; tuttavia, in alcune località isolate o a bordo di una nave, le fluttuazioni sono così lente che l’occhio riesce a seguire le vibrazioni della luce .
Se una persona si avvicina molto a un’altra, prova spesso un’impressione di pizzicore. Molte persone, anzi la maggior parte, sono perfettamente coscienti della prossimità di un altro. Provate, fate l’esperimento con un amico; mettetevi dietro di lui e avvicinategli un dito alla nuca, poi sfioratela. Il più delle volte, non farà nessuna distinzione tra l’esser vicino ed esser realmente toccato. Questo avviene semplicemente perché l’eterico è estremamente sensibile al fatto di esser toccato. .L’eterico è il campo magnetico che circonda il corpo umano. È la frontiera dell’aura, il suo nucleo, se così si può dire. Accade che in alcuni individui, l’eterico copre ogni parte del corpo per uno spessore di circa un millimetro, anche intorno a ogni capello. In altri, esso è più spesso, e arriva talvolta, ma di rado, a una larghezza di dodici centimetri. Esso può servire a misurare la vitalità delle persone; cambia infatti d’intensità a seconda dello stato di salute. Se un uomo ha lavorato duramente per tutta la giornata, il suo eterico sarà assai prossimo alla pelle, ma dopo un buon riposo, aumenterà di spessore. Esso segue la forma precisa del corpo, dei peli, delle verruche e anche dei foruncoli . È interessante notare che, se sottomessi a una forte tensione elettrica a debole voltaggio, l’eterico si può vedere, talvolta colorato di rosa e talvolta di blu. Anche determinate condizioni atmo­sferiche permettono di vedere l’eterico. I marinai chiamano questo fenomeno il Fuoco di Sant’Elmo. Gli alberi, le soprastrutture, lo scafo di una nave sembrano bordati da una luminosità, molto impressionante per chi la vede per la prima volta. Si può definire questo fenomeno come l’eterico della nave. Spesso, in campagna, in una notte scura e brumosa, è possibile notare una luminosità bluastra intorno a dei fili ad alta tensione. Gli ingegneri elettrotecnici chiamano questo fenomeno la “corona” dei fili ad alta tensione ed è una delle loro preoccupazioni perché se una corona cade sugli isolatori può ionizzare l ‘atmosfera e produrre un corto circuito che rischia di far saltare i relais e provocare l’immersione di un’intera regione nell’oscurità. La corona del corpo umano è, naturalmente, l’eterico, ed essa somiglia molto alla scarica dei fili ad alta tensione. Quasi tutti possono vedere l’eterico di un corpo, a condizione di esercitarsi un po’ e di aver pazienza . Malauguratamente, s ‘immagina spesso che esista un mezzo facile e rapido di raggiungere conoscenze e poteri che hanno richiesto anni di studio ai Maestri. Niente si può fare senza esercitarsi; i grandi musicisti fanno le scale tutti i giorni. Così voi pure, se volete giungere a vedere l’aura e l’eterico, dovrete “fare le vostre scale”. Potrete esercitarvi chiedendo a un individuo. Potrete anche esercitarvi da soli. Sedetevi in una poltrona comoda, mettetevi a vostro agio. Ponetevi a distanza di almeno due metri da ogni oggetto, tavola, sedia o muro. Respirate profondamente, regolarmente e poi, lentamente, stendete le braccia, congiungete le punte delle dita, coi pollici in aria. Allora, se allargate leggermente le mani, sentirete “qualcosa” . Sarà forse una nebbia grigia, che vi sembrerà luminosa, ma certamente, allargando leggermente le dita, vedrete che c’è realmente qualcosa. Questo qualcosa, è l’eterico. Se perdete il contatto, cioè se il fugace “qualcosa” sparisce, ricominciate , congiungete di nuovo le punte delle dita e allargatele ancora. Non è che una questione di esercizio. Ancora una volta, i più grandi musicisti del mondo continuano ad esercitarsi, e, dopo aver fatto le loro scale, suonano meravigliosamente. Anche voi, potrete ottenere risultati meravigliosi nella scienza metafisica!


CHE COS’E’ L’AURA? SECONDO LOBSANG RAMPA,MAESTRO SPIRITUALE TIBETANO




Abbiamo visto, nella precedente lezione, che il corpo è avvolto nell’eterico. Ma al di là di esso, c’è l’aura, che è simile, nel senso che anch’essa è d’origine magnetica; ma la sua somiglianza si ferma lì. L’aura ha i colori del super-io, essa indica se una persona è spirituale o carnale, se è in buona salute o malata. Tutto si riflette nell’aura, che è lo specchio del super-io, ovvero dell’anima. Nell’aura, possiamo vedere la malattia, la salute, il fallimento o il successo, l’amore e l’odio. È indubbiamente una fortuna che oggi poche persone abbiano il potere di distinguere le aure, perché, nell’epoca nostra, è purtroppo molto comune cercar di avvantaggiarsi sugli altri, e l’aura tradisce tutti i pensieri, buoni o cattivi, riflettendo i colori e le vibrazioni del super-io. Sta di fatto che, quando una persona ha una malattia mortale, la sua aura comincia a oscurarsi, e, in certi casi, sparisce prima ancora che la persona muoia. D’altra parte, in caso di morte violenta, in cui la vittima era in buona salute, l’aura rimane ancora dopo la morte clinica. L’aura è qualcosa di molto più sottile del corpo etereo che è relativamente denso. Essa è rispetto all’eterico ciò che questo è rispetto al corpo materiale. L’eterico segue il corpo e lo ricopre interamente, ma l’aura se ne stacca per formare una specie di conchiglia ovoidale.

Essa può raggiungere un’altezza di due metri e mezzo e anche di più, e una larghezza di oltre un metro al centro. Si affina poi in modo tale che la parte più stretta si trova ai piedi. L’aura è formata dalle radiazioni colorate che partono dalle diverse parti del corpo. Dobbiamo ancora una volta sottolineare che l’aura esiste davvero, anche se è difficile vederla, allo stesso modo come è impossibile vedere l’aria che si respira; dubito anche molto che un pesce possa vedere il mare in cui nuota! L’aura è una forza vitale reale. Essa esiste, per quanto gli inesperti non possano vederla. Per riuscirci, dovete esercitarvi, lavorare e, con un po’ di fede, se qualcuno vi aiuta, dovreste poterla distinguere. Il più difficile sta appunto nell’aver quella fede. Come abbiamo detto, l’aura è multicolore, ma dobbiamo far notare che allorché parliamo di “colori”, alludiamo semplicemente a una certa parte dello spettro solare. In altre parole, invece di usare la parola ‘colore’ potremmo citare la frequenza della radiazione che chiamiamo “blu” o “rosso”. Il rosso è uno dei colori più facili a vedere. Il blu è più sottile. Vi sono persone che non possono vedere il blu, altre alle quali sfugge il rosso. Se siete in presenza di una persona che può vedere l’aura, guardatevi bene dal mentire, perché vi tradireste! Normalmente, ogni essere è dotato di un “alone” bluastro o giallastro. In caso di menzogna, radiazioni giallo-verdastre attraversano l’alone. Si tratta di un colore assai difficile da descrivere ma, una volta visto, non si può dimenticarlo. Così, mentire è tradirsi immediatamente, grazie a questi scintillii giallo-verdastri che scaturiscono alla sommità dell’aura. L’aura sale fino agli occhi e poi c’è quel che si chiama l’alone vero e proprio, o nimbo, di un vivo colore giallo o blu. Poi, in cima, sgorga una specie di fonte di luce che si chiama, in Oriente, Fiore di Loto. Essa è un vero e proprio arcobaleno e, per poco che uno abbia immaginazione, sembra di veder sbocciare il loto dai sette petali. Più la spiritualità di un essere è grande, più l’alone è giallo zafferano. Se una persona ha cattivi pensieri, quella parte dell’aura volgerà verso il bruno opaco e sarà inquadrata da quel colore giallo-verdastro bilioso caratteristico della menzogna. Siamo convinti che molta gente veda le aure senza saperlo. Si dice comunemente che un certo colore sta bene, che un altro non dona per niente; istintivamente, uno pensa che quel colore stoni con l’aura. Vi è certamente successo di trovare un’amica mal vestita, con colori che vi urtano. Forse non (vedete’ la sua aura ma sentite che i colori le sono nefasti) . Così accade che numerose persone sentano l’aura, l’indovinino, ma poiché, fin dalla loro infanzia, son state messe in guardia contro il soprannaturale, esse rifiutano di credere a questa visione. È ugualmente provato che si può influire sulla propria salute portando vestiti di un colore o di un altro. Se ne portate uno che stona con la vostra aura, vi sentirete a disagio, di cattivo umore, finché non vi cambiate. Lo stesso accade per l’arredamento della vostra casa, e nessuno ignora più che il colore verde è calmante, il rosso irritante. I colori, dopo tutto, non sono altro che vibrazioni. Come la vibrazione che chiamiamo “suono” può diventare contrastante o armoniosa, così le vibrazioni mute che chiamiamo colori possono provocare una cacofonia spirituale.


IL MONDO SCONOSCIUTO DELL’AURA



“Per il lettore dev’essere ormai chiaro che tutto ciò che esiste è vibrazione. Tutta l’esistenza dell’universo è perciò regolata da quel che si potrebbe chiamare una gigantesca tastiera formata da tutte le vibrazioni possibili. Immaginiamo la tastiera di un pianoforte che si estenda all’infinito, e immaginiamo anche di esser delle formiche, per esempio, che non possono vedere che alcune note. Le vibrazioni corrispondono ai vari tasti del piano. Una nota regola le vibrazioni di ciò che chiamiamo “tatto”, e queste sono così lente, così compatte, che ci è impossibile vederle ed udirle. La nota seguente è il suono e quel tasto attiva le vibrazioni che fanno scattare i meccanismi del nostro orecchio. Noi non sentiamo queste vibrazioni con le dita, ma l’orecchio ci dice che c’è un suono. Non possiamo udire ciò che tocchiamo, non possiamo toccare ciò che ascoltiamo. C’è poi la vista. E qui abbiamo una vibrazione di una frequenza così alta da non poter né toccarla né ascoltarla; ma essa impressiona i nostri occhi. Alcune altre vibrazioni compenetrano queste tre “note”, per esempio quella fascia di frequenze che chiamiamo “radio”. Una nota più alta, ed ecco che abbiamo la telepatia, la chiaroveggenza e tutte le manifestazioni o i poteri analoghi. Queste frequenze o vibrazioni sono illimitate, e l’uomo ne percepisce molte poche di esse. Se trovate che questo sia difficile a capire, pensate che le onde della radio e della televisione sono sempre intorno a noi, e nel trasmettere musica, parole e anche immagini, esse si trovano in casa, per strada, dovunque. Non possiamo né udirle né vederle, ma se abbiamo una stazione radiofonica o televisiva che converta le frequenze radio in audio­ frequenze, possiamo vedere e ascoltare le trasmissioni.

“Una specie di pelliccia avvolge completamente il corpo umano, il corpo etereo e l’aura. In un certo senso, l’entità umana, costituita al centro dal corpo, poi dal corpo etereo e dall’aura, è come avvolta in un sacco. Prendiamo per esempio un uovo di gallina. All’interno si trova il rosso, corrispondente al corpo umano, poi il bianco, che rappresenta il corpo etereo e l’aura. Ma fra il guscio e il bianco dell’uovo, c’è una pellicola molto sottile, ma solida! Quando si cuoce un uovo sodo, si può poi con facilità togliere quella pelle. Così è l’entità umana. Essa è interamente avvolta in una specie di sottilissima pelle. Questa pelle è totalmente trasparente e sotto l’impatto delle vibrazioni dell’aura, ondeggia un po’ ma sempre cercando di riprendere la sua forma ovoidale, come un pallone sul quale si appoggia un dito riprende la sua forma, perché la pressione interna è più forte della pressione esterna. Potrete capire meglio immaginando il corpo, il corpo etereo e l’aura racchiusi in un sacco di plastica trasparente
Ognuno, a condizione di avere un minimo di sensibilità e di intuizione, può sentire un’aura, anche se essa rimane invisibile. Quante volte siamo stati istintivamente attratti da una persona anche prima di rivolgerle la parola? Quante volte abbiamo invece provato un’istintiva diffidenza? La percezione inconscia dell’aura spiega queste amicizie e inimicizie istintive. Un tempo, tutti i popoli potevano vedere l’aura, ma, a causa di svariati abusi, hanno perso questa facoltà. Nei secoli futuri, essi la riconquisteranno e sia la telepatia che la chiaroveggenza saranno fatti comuni. Proseguiamo su questo problema dell’amicizia e dell’inimicizia. Ogni aura è composta di parecchi colori screziati. Perché due persone vadano d’accordo, è indispensabile che i colori siano assortiti. Accade spesso che un marito e moglie vadano d’accordo in uno o due campi e siano totalmente incompatibili in altri. Questo avviene perché la forma ondulata particolare di una delle aure tocca in alcuni punti quella del compagno, e, in questi punti, la coppia avrà un accordo perfetto. Se preferite, possiamo dire che le persone compatibili hanno i colori delle aure in armonia, mentre in quelle incompatibili essi si urtano spiacevolmente. Gli individui appartengono a determinati tipi. Quelli di uno stesso tipo hanno una frequenza comune e la tendenza a vivere in gruppi. Si vedono spesso gruppi di ragazze che escono insieme, o gruppi di ragazzi che si trascinano nelle strade e formano delle bande. Questo avviene perché quegli individui hanno una frequenza comune o un tipo d’aura comune; essi dipendono perciò gli uni dagli altri; subiscono un’attrazione magnetica gli uni per gli altri, e la persona più forte del gruppo finisce per dominare le altre, e per influenzarle in bene o in male. La gioventù dovrebbe essere esercitata, per mezzo della disciplina, a controllare i suoi impulsi più elementari per il miglioramento della razza umana. Noi nasciamo con determinati potenziali, determinati limiti di colorazione della nostra aura, della frequenza delle nostre vibrazioni, ed è possibile a una persona decisa e ben intenzionata migliorare la sua aura. Purtroppo, è assai più facile alterarla!
“Quando si pensa, si proiettano delle vibrazioni dal cervello verso il corpo etereo fino alla pelle aurea. Sulla superficie esterna di questo involucro, si formano immagini e si vedono i propri pensieri. Come in molti altri casi, questo è un nuovo esempio corrispondente alla radio e alla televisione. Alla base del tubo catodico c’è quel che si potrebbe chiamare un fucile a elettroni’ che proietta a grande velocità elettroni su uno schermo fluorescente provocandovi dei punti di luce che rimangono abbastanza a lungo perché l’occhio possa trasportare per mezzo della memoria residua’ l’immagine rappresentata da questi punti ,luminosi. L’occhio umano vede così l’intera immagine sullo schermo. Mentre le immagini dell’emittente variano, variano anche quelle che vedete sul vostro piccolo schermo. Allo stesso modo, i pensieri emessi dal nostro emittente, il cervello, raggiungono l’involucro che ricopre l’aura. Rimbalzano poi e formano immagini che un chiaroveggente può distinguere. Non vediamo però solo le immagini dei pensieri presenti, possiamo vedere anche il passato! È facile per un adepto guardare una persona e vedere realmente, sulla copertura esterna dell’aura, alcune cose fatte dal soggetto nel corso di due o tre vite precedenti. Ciò può sembrare inverosimile a un inesperto, ma è perfettamente vero. La materia non si può distruggere. Tutto ciò che è stato esiste ancora. Se emettete un suono, la sua vibrazione – l’energia che esso provoca continua eternamente. Se, per esempio, poteste essere istan­taneamente trasportato su un lontanissimo pianeta, potreste vedervi (a condizione di aver gli strumenti necessari) le immagini di ciò che è accaduto millenni fa. La luce ha una sua velocità, conosciuta, e la luce non si spenge; se dunque foste trasportato, sull’istante, a una sufficiente distanza dalla Terra, potreste assistere alla sua creazione! Ma ci allontaniamo dal nostro discorso.”
“Nell’aura, le vibrazioni basse provocano colori opachi, sordidi e sporchi, colori ripugnanti. Più le vibrazioni son rapide, più i colori diventano brillanti e puri. Una buona azione fa brillare i colori dell’aura, una cattiva azione li rende opachi e allora diventiamo di “umor nero”, oppure abbiamo “idee nere”. Le buone azioni, invece, ci fanno vedere “la vita rosea”. Non bisogna mai dimenticare che il colore è la principale indicazione che ci è data circa le possibilità di un individuo. I colori cambiano, naturalmente, secondo l’umore, ma le tinte fondamentali sono inalterabili finché la persona non migliora (o non peggiora ) il suo carattere. In poche parole, i colori fondamentali non cambiano ma le fluttuazioni delle tinte variano secondo l’umore.”

 

I COLORI DELL’AURA

 

Ogni nota musicale è un miscuglio di vibrazioni armoniche com­ patibili con le loro vicine. Quando esse non lo sono, il suono è “falso”, aspro e spiacevole all’orecchio. I colori sono anche vibrazioni, a un livello leggermente differente dallo ‘spettro di percezione umana’. Si possono avere dei colori puri, piacevoli e la cui influenza è nobilitante, oppure colori che si urtano, che irritano i nervi. Nell’aura umana, esiste un numero incalcolabile di colori e di combinazioni di colori. Alcuni non sono alla portata dell’osservatore non esercitato; per questo motivo non si dà loro un nome. Abbiamo già parlato del fischio a ultrasuoni che suona su una lun­ghezza d’onde, o di vibrazioni, impercettibili all’orecchio umano, ma che un cane può udire. D’altra parte, l’uomo sente suoni gravi che i cani non possono udire. Supponiamo di alzare la portata di perce­zione dell’orecchio umano; potremo allora udire gli ultrasuoni del fischio, come il nostro cane. Possiamo allo stesso modo alzare la nostra percezione visiva per vedere l’aura. Ma se non procediamo con la mas­sima prudenza, perderemo la facoltà di vedere il nero o i colori molto scuri. È impossibile fare una lista di questi innumerevoli colori, e ci rife­riremo solo ai principali, ai più forti. I colori fondamentali cambiano a seconda del progresso che farà la persona di cui contempliamo l’aura. Se la sua spiritualità migliora, migliorano anche i colori. Se si ha la disgrazia di regredire, i colori si alterano e cambiano tono. I colori fondamentali che studieremo, indicano il “fondo” della persona. Le tinte pastello indicano i pensieri e le intenzioni, come pure il grado di spiritualità. L’aura volteggia e danza come un arcobaleno partico­larmente complesso. I colori girano intorno al corpo in spirali con­centriche, e scendono anche dalla testa verso i piedi. Ma questi colori  sono molto più numerosi di quelli dell’arcobaleno che non è altro che una rifrazione di cristalli, mentre l’aura è la stessa vita. Ecco delle note riguardanti alcuni colori, pochi, poiché non servi­rebbe preoccuparsi degli altri finché non avrete potuto vedere i prin­cipali!

 Rosso: un buon rosso ben chiaro indica la potenza diretta verso il bene. I buoni generali, i buoni condottieri hanno molto rosso chiaro nella loro aura. Si riscontra una tinta rosso chiara orlata di giallo chiaro nei ‘crociati’, coloro che si sforzano sempre di aiutare il prossimo. Non confondete soprattutto questa persona con chi si ‘immischia di tutto’; la sua aura sarà di un rosso brunastro. Strisce o radiazioni rosso chiaro che emanano da un organo indicano che quell’organo è in otti­ma salute. Alcuni grandi uomini di Stato hanno del rosso chiaro nella loro aura, ma purtroppo, in troppi casi, quel rosso è contaminato da colori debilitanti. Un brutto rosso, troppo oscuro, oppure opaco, indica cattivo carat­tere, cattiveria. Il soggetto è irritabile, fellone, cerca di approfittarsi degli altri. Il rosso opaco rivela invariabilmente un’eccitazione nervosa. Gli assassini hanno spesso questo rosso opaco, degradato, nella loro aura. Più il rosso è pallido (pallido, non più chiaro.) più la persona è nervosa e instabile, troppo attiva, incapace di star ferma. Le tinte ros­sastre intorno agli organi indicano il loro stato. Un rosso scuro, ten­dente al bruno, che palpita sopra un organo, indica la presenza di un cancro, ed è anche possibile ‘prevedere’ un cancro sul punto di mani­ festarsi! L’aura rivela le malattie che intaccheranno il corpo se non si adottano cure opportune. Certamente da qui a qualche anno, si ricorrerà sempre più alla “terapeutica dell’aura”.  (NOTA: vedi il nostro articolo “Aurameter: il dispositivo in grado di vedere l’aura”).

Un rosso marmorizzato e vibrante situato presso una delle guance indica un accesso o una carie dentaria; accompagnato da un bruno che palpiti regolarmente nel nimbo, esso rivela che la persona ha paura di andare dal dentista. Lo scarlatto è in generale il colore eli coloro che sono troppo sicuri di sé, e che non pensano che a se stessi. È il colore del falso orgoglio. Ma lo scarlatto si distingue pure molto nettamente intorno alle anche delle donne di facili costumi, per le quali l’amore è un mestiere. Così, l’egocentrico e la prostituta hanno gli stessi colori. A questo proposito, mi permetto una digressione: è strano constatare che i comuni giri di frase, come un “umor nero”, “una paura blu”, ‘diven­tar rosso di rabbia’”, “ingiallire di gelosia” , ecc. indichino con precisione l’aura della persona che soffre di questi umori! I popoli che hanno inventato queste massime vedevano chiaramente l’aura, consciamente o meno.

Arancione: l’arancione è una variante del rosso, ma gli concederemo una clas­sificazione particolare perché alcune religioni orientali considerano che l’arancione è il colore del sole e gli rendono omaggio. Esso è un colore buono, e coloro che hanno una bella tinta arancione nella loro aura sono fondamentalmente buoni; essi si sforzano sempre di andare in aiu­to dei più infelici di loro. L’arancione giallastro è ottimo, perché se­gnala la padronanza di sé e molte altre virtù. L’arancio brunastro appartiene al pigro che  “prende in giro ogni cosa”. Questa tinta rivela anche le malattie renali, Se essa è situata al di sopra dei reni e presenta tracce di grigio, indica la presenza di calcoli. Un arancio colorato di verde è segno di temperamento collerico, liti­gioso, e quando avrete progredito, al punto da distinguere i colori nei colori e tutte le sfumature, avrete la saggezza di evitare di discutere con coloro che hanno il verde nell’arancio perché essi mancano di imma­ginazione, per loro tutto è nero o bianco, mancano di sottigliezza e non sanno distinguere le sfumature d’opinione, di sapere, di colore. La per­sona afflitta da un arancione verdastro discute interminabilmente per il piacere di discutere, senza curarsi del valore dei suoi argomenti.

Giallo: un giallo dorato appartiene agli esseri d’alta spiritualità. Tutti i grandi santi hanno aloni dorati. Più grande è la spiritualità, più sma­gliante è il giallo dorato. Una persona che ha nella sua aura un giallo vivo è perfettamente onesta, perfettamente franca e si può aver fiducia in lei. Ma un brutto giallo indica la codardia. Un giallo rossastro non è del tutto favorevole perché indica la timidezza fisica e morale e la debolezza dello spirito. Costoro non sanno quel che vogliono, cambieranno religione e opinione, cercando sempre altrove. Essi non hanno alcuna perseveranza. La persona che ha nella sua aura una tinta giallo-rossastra o bruno­ rossastra passerà la vita a correre dietro all’altro sesso…. invano! È curioso constatare che coloro che hanno del giallo-rossastro nella loro aura e anche i colori rossi sono generalmente irritabili e estremamente suscettibili. Quando il giallo è molto tinto di rosso, la persona soffre di un grande complesso di inferiorità. Più domina il rosso, più la persona ne soffre. Un giallo brunastro rivela dei pensieri molto impuri e una deplo­revole debolezza di spirito. Gli ubriaconi, i mendicanti, i falliti, hanno nell’aura quel colore rosso-bruno-giallastro e, se sono particolarmente cat­tivi, essa è cosparsa da un brutto colore verdastro. Costoro possono raramente esser salvati dalla loro follia. Allorché il giallo è striato di bruno e il bruno predomina, è segno di malattia mentale. La persona che ha una doppia personalità (in senso psichiatrico) ha spesso metà della sua aura di un giallo bluastro e l’altra di un giallo brunastro o verdastro. È un miscuglio di colori orribil­mente spiacevoli. Bisogna aspirare ad ottenere il bel giallo dorato di cui abbiamo parlato sopra. Esso si otterrà se ci si sforza di rimanere puri, in pen­sieri e in intenzioni. Ognuno di noi deve passare attraverso il giallo sma­gliante prima di poter sperare di progredire sul cammino della sua evo­luzione.

 

Verde: il verde è il colore della guarigione, dell’insegnamento, della cre­scita fisica. I grandi medici e i chirurghi hanno molto verde nella loro aura ma anche del rosso, e, cosa curiosa, questi colori si mischiano armoniosamente, senza la minima dissonanza. Su una stoffa. il rosso e il verde urtano l’occhio ma in un’aura essi piacciono. Il verde, accom­pagnato da un bel rosso, rivela il chirurgo ottimo, l’uomo compe­tente. Il solo verde, senza tracce di rosso, si trova presso i medici, o le infermiere dedicate al loro mestiere. Il verde accompagnato da un bel blu indica la riuscita nell’insegnamento. Alcuni grandi professori hanno del verde nella loro aura con delle strisce di un blu elettrico e si distin­guono spesso fra i raggi delle linee sottili di giallo dorato, che indicano che il professore è del tutto dedito ai suoi allievi e possiede l’elevata spiritualità indispensabile alla sua vocazione. Tutti coloro che si occupano della salute degli uomini  hanno molto verde nella loro aura. Essi non sono sempre grandi professori, ma amano la loro professione e la compiono sempre bene. Il verde non è, tuttavia, un colore dominante, ed esso è sempre accom­pagnato da un altro colore. È un buon colore e indica che colui che ha molto verde nella sua aura è un essere pietoso, fondamentalmente buo­no. Ma se il verde diventa giallo, non si può aver fiducia in quella per­sona, e quanto più domina il giallo, tanto più bisogna diffidarne. Gli scrocconi hanno una spiacevole aura di un verde-giallo. D’altra parte, se il verde diventa blu, di solito, un bell’azzurro celeste o un bel blu elettrico, la persona è perfettamente onesta.

Blu: esso indica anche le facoltà intellettuali, ma, naturalmente, per esser favorevole, dev’essere della sfumatura voluta. Il corpo etereo è bluastro, come il fumo di un fuoco di bosco. Più quel blu è luminoso, più la persona è vigorosa. Il blu pallido è tipico degli esseri timorosi, indecisi, velleitari. Il blu scuro è quello della persona che progredisce, che fa degli sforzi. Se il blu diventa ancora più scuro, questo rivela la persona che prende a cuore il suo dovere, e ne ricava soddisfazione. Questi blu scuri si riscontrano spesso nei missionari che hanno una vocazione. Si può sempre giudicare una persona dalla tinta chiara del suo giallo e dalla tonalità scura del blu. 

Indaco e viola: è difficile distinguere questi due colori uno dall’altro, per cui dedi­cheremo loro un solo paragrafo. Le persone che hanno l’indaco nella loro aura hanno profonde convinzioni religiose, perfettamente sincere. Alcuni fingono di professare la religione, altri non fanno che parlarne, e, finché non si sarà vista la loro aura, non si potrà giudicare della loro sincerità; l’indaco ne dà la prova formale. Se una tinta rosata è mesco­lata all’indaco, la persona ha cattivo carattere; il rosa è degradante e priva l’aura della sua purezza. Incidentalmente, le persone la cui aura comprende l’indaco o il violetto soffrono di malattie di cuore e di stomaco. Esse non dovrebbero mangiare mai né fritture né grassi.

 

Grigio: il grigio modifica i colori dell’aura. Esso non significa niente in se stesso, a meno che la persona non sia pochissimo evoluta. Il grigio che invade un colore indica debolezza di carattere e di salute. Se vi sono strisce grigie al di sopra di un organo, quell’organo sarà presto malato, ed è urgente consultare un medico. La persona che soffre di emicranie avrà una specie di nuvola grigia nell’alone, e, qualunque sia il colore dell’alone, le strisce grigie lo traverseranno vibrando al ritmo delle fitte del mal di testa. 


COME VEDERE L’AURA SECONDO LOBSANG RAMPA


“Non ripeteremo mai abbastanza che, se si vuol vedere l’aura nella sua pienezza, basta contemplare un corpo nudo, perché i vestiti influenzano l’aura. Qualcuno vi dirà senza dubbio che indossare vestiti perfettamente puliti, che escono dalla tintoria, non possono turbare la sua aura. Si sbaglia. In tintoria, i vestiti sono passati per altre mani. Si tratta di un lavoro monotono, i lavoranti pensano ai fatti loro nel piegare con cura le camicie. Impressioni della loro aura penetreranno la biancheria e quando la persona l’indosserà, indosserà anche le impressioni di qualcun altro. Difficile a credersi? Certamente no; supponete di avere un magnete e di toccarlo con la punta del coltello. Vi accorgerete poi che la punta è leggermente magnetizzata, e che si è impregnata dell’influenza dell’aura del magnete. Lo stesso accade per l’uomo, sul quale possono “scolorirsi” le influenze di altre persone.Se, dunque, volete vedere la reale aura, con i suoi veri colori, dovete contemplare un corpo nudo. Se guardate una donna, potrete constatare che i colori sono più distinti, più forti. Non è certo sempre facile trovare una donna che accetti gentilmente di spogliarsi per voi, allora, perché non cominciate dal vostro corpo?Dovete esser solo, assolutamente solo, nella vostra stanza da bagno, per esempio. La luce dev’essere molto fioca. Se la lampadina è troppo forte, la cosa più semplice è di cambiar la lampadina e di metterne una debole di voltaggio, un lume da notte, per esempio.
Fatto questo, spogliatevi interamente e contemplatevi in uno specchio lungo . Non tentate di vedervi, per il momento, distendetevi semplicemente. Fate in modo di aver dietro le vostre spalle una tenda scura, preferibilmente nera o grigia scura per avere un fondo neu­ tro che non possa avere influenza sui colori dell’aura.Aspettate un momento , guardandovi normalmente nello specchio, anzi quasi distrattamente. Guardate la vostra testa, riuscite a vedere una lieve luce azzurra alle tempie? Guardate i contorni del vostro corpo, dalle braccia alle anche. Distinguete una fiamma bluastra comequella di una lampada a spirito? Quando la vedrete, avrete fatto un progresso. Forse non vedrete niente, certamente non vedrete niente al primo tentativo, né al secondo né al terzo. Allo stesso modo il musicista non può ottenere i risultati che desidera la prima, la seconda o la terza volta che suona una sinfonia. Il musicista persevera e dovete imitarlo. Con la pratica, riuscirete a vedere il corpo etereo e se vi date ancora da fare, vedrete l’aura. Ma, lo ripetiamo ancora una volta, sarà molto più facile per voi contemplare un corpo nudo. Non c’è niente di perverso in questo. Non dimenticate che “tutto è puro per chi è puro”. Voi contemplate un corpo nudo, il vostro o quello di un’altra persona, per una ragione pura. Se avrete dei pensieri impuri, non potrete mai vedere né il corpo etereo né l’aura, perché non vedrete che quel che guardate! Contemplatevi con attenzione. Cercate di vedere il corpo etereo. Col tempo ci riuscirete. Può accadere che una persona si impazienti di non vedere l’aura, ma sentirà un leggero pizzicore alle palme, o ai piedi, o in qualsiasi altra parte del corpo. È una strana sensazione circa la quale non ci si può sbagliare. Quando raggiungerete lo stadio dei pruriti, non sarete lontano dallo stadio della veggenza, ma ciò significa che siete troppo teso, e che questo vi impedisce di vedere; occorre allora che vi distendiate, e quando sarete del tutto disteso, i pruriti cesseranno e vedrete il corpo etereo o l’aura.”

 

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Stammi bene, un saluto Riccardo

 

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