Il pensiero influenza la materia: le scoperte della scienza

Il pensiero influenza la materia: le scoperte della scienza

IL PENSIERO INFLUENZA LA MATERIA

La mente è uno strumento a completa disposizione dell’uomo che deve essere utilizzata per la realizzazione dei suoi ideali più alti e puri. Lo sviluppo della mente e il giusto impiego del pensiero sono le pietre miliari per chi desidera procedere nel sentiero evolutivo dell’Anima. Soltanto con questi mezzi può affinare le sue facoltà interiori ed evolversi interamente.

Il pensiero è una forza che crea, unisce e vivifica. Ma non solo: il pensiero influenza, attrae e trasforma laddove la persona concentra la sua attenzione mentale.

Il pensiero è una manifestazione energetica dotato di un potere simile a quello di una calamita. Come spiega l’illuminato Sivinanda nel libro La Potenza del Pensiero: “Attirate su di voi le forze vitali visibili e invisibili, i pensieri, gli influssi e le condizioni che più sono in armonia con i vostri pensieri e il vostro modo di agire. […] Coltivate pure un qualsiasi tipo di pensiero e, nonostante vaghiate per mare e per terra, incessantemente attiverete su voi stessi, coscientemente o inconsciamente, esattamente quanto corrisponde al vostro pensiero dominante.

Pertanto, quando siamo trascinati dalle onde magnetiche dei pensieri puri, gli orizzonti non possono che colorarsi di positivo poiché l’Universo legge e fa eco a ciò che emaniamo interiormente. Viceversa, dare energia alle increspature della negatività, significa immergersi in aspirali capaci di sottometterci a esperienze che saranno lo specchio riflesso di questi flussi mentali negativi.

Ad ogni modo, per quanto potremmo dilungarci all’infinito su questo argomento (Puoi approfondire qua: La Legge di Attrazione: la guida definitiva), in questo articolo ci approcceremo attraverso una prospettiva più scientifica e pragmatica, in modo da abbattere quei rivestimenti che si frappongono tra il dubbio della mente e l’assoluta certezza dell’Anima.

Attraverso alcuni esperimenti innovativi, la scienza è giunta a una conclusione definitiva: il pensiero possiede la capacità di modellare la materia, di influenzarla e di modificarne la sua forma. Un pensiero puro, carico di energia a elevata frequenza, può interagire con una data struttura molecolare e influenzarne positivamente la sua composizione. Viceversa, un pensiero sintonizzato sulla negatività possiede la capacità di influenzare negativamente il tessuto interiore di un qualsiasi oggetto.

Come approfondiremo nel corso dell’articolo, queste scoperte rappresentano una porta d’accesso verso un nuovo paradigma, verso una nuova visione di vita dove la guarigione diviene unica responsabilità dell’uomo, dove la risoluzione dei problemi dipende, per quanto difficile da accettare, dalle potenzialità creatrici del pensiero. Perciò, mettiti comoda e iniziamo.

 

 

Il pensiero modella la materia

 

Lo scienziato giapponese Masaru Emoto, dopo aver dedicato la sua vita allo studio dell’acqua e alla risonanza magnetica, nel film-documentario “What the Bleep Do We Know?!” ci consegna un messaggio talmente semplice da rivoluzionare l’intera visione sulla realtà: se gli umani imparano a dirigere il buon pensiero cosciente verso l’acqua la sua energia cambierà e così anche la sua struttura molecolare.

Questa tecnica consiste nell’esporre l’acqua a certe vibrazioni di vario tipo come canzoni, affermazioni o pensieri, cristallizzare il liquido a una temperatura media di -4 °C e fotografare le varie forme che i cristalli d’acqua assumevano a seconda dell’energia alla quale erano stati sposti.
Gli studi hanno evidenziato che le vibrazioni che venivano rilasciate da parole e pensieri positivi riuscivano a formare dei cristalli meravigliosi simili a dei fiocchi di neve. Mentre quando venivano sottoposti alle vibrazioni di parole e pensieri negativi l’acqua creava strutture caotiche e disordinate.
Emoto sostiene che queste modifiche alla struttura dell’acqua si sviluppano attraverso un’energia estremamente sottile, definita nella cultura giapponese con il nome di Hado ma, come già visto, si tratta di un  sinonimo a una Forza Energetica già descritta da tutte le culture spirituali. Si parla di Chi nelle tradizioni cinesi, Prana nello Yoga o bio-energia negli ambienti scientifici. Ad ogni modo, tutte le pratiche spirituali come il reiki, la pranoterapia, la cromoterapia o la meditazione, poggiano i loro insegnamenti intorno a questo campo energetico che è considerato portatore e creatore dei processi di vita dell’intero Universo.

 

 

Ma non è ancora tutto: Emoto approfondendo la natura della materia e amalgamandola alla visione unitaria della fisica quantistica, giunse alla conclusione che i pensieri non solo possedevano la capacità di influenzare la struttura cellulare dell’acqua ma bensì  di tutti i materiali.
Lo scienziato giapponese, dinanzi ad alcune critiche poste dalla comunità scientifiche, propose un esperimento  che poteva essere replicato da chiunque. L’obiettivo era quello di stimolare le menti più scettiche e mostrare concretamente le potenzialità del pensiero insite in ogni essere umano.
Egli invitava di mettere dentro due barattoli del riso bollito, ricoprirli di acqua e attaccare a un contenitore un’etichetta con scritto “Ti amo”, mentre nel secondo un’etichetta con su scritto “Ti odio”. Fatto questo, una volta al giorno per circa trenta secondi per un periodo di almeno 30 giorni, veniva chiesto di inviare pensieri di amore al barattolo con l’etichetta “Ti amo” e pensieri di disprezzo per il barattolo con su scritto “Ti odio”.

Il risultato, come confermato anche da decine di esperimenti indipendenti presenti sul web, presenta condizioni simili e coerenti rispetto a quanto affermato dallo scienziato giapponese: col passare del tempo il riso “buono” tenderà sempre a presentare condizioni estremamente migliori rispetto a quello “cattivo”, generalmente più marcio e con maggiori segni di fermentazione e degradazione.
Addirittura coloro che decisero di protrarre l’esperimento per alcuni anni, notarono che il riso “cattivo” assumeva un colore grigio scuro mentre quello “buono” tendeva ad assumere una tonalità vicino al rosa.

 

 

Un altro esperimento molto iconico che ritengo illuminante e, anche inaspettato, fu sviluppato da una classe elementare araba. In questa scuola saudita venne portato avanti uno studio dal nome esplicito: “Bullizza una pianta”. L’obiettivo era quello di sensibilizzare i bambini sulle conseguenze del bullismo e sulle sofferenze che possono causare tali comportamenti.
Vennero prese due piante identiche: i bambini dovevano prendersi cura della prima e maltrattare la seconda con pensieri, insulti e parole sgarbate. Per il resto, i trattamenti di acqua e luce furono identici.
Dopo 30 giorni i risultati furono sorprendenti: la prima pianta, quella trattata con cura, mostrava un portamento energico con foglie verdi e rigogliose, mentre l’altra, quella trattata con disprezzo, mostrava un portamento malato con foglie secche e avvizzite.

 

 

I pensiero influenzano le cellule del corpo

 

Se i pensieri possono modellare la materia, essi possono anche influenzare la salute delle cellule e quindi la salute del corpo umano. Infatti, riprendendo le parole di Swami Sivinanda: “Tu diventerai quello che pensi. Il pensiero domina la materia. Le malattie hanno la loro prima manifestazione nella mente.”.

Effettivamente una cellula ha la capacità di proteggere il corpo dagli attacchi di sostanze estranee dannose come virus o germi patogeni, ma non ha totale libertà in ciò che fa dato che che ogni cellula è controllata dal sistema nervoso simpatico ed è in diretta connessione con il cervello. Ogni pensiero che produciamo viene inviato alle cellule che ne sono grandemente influenzate.
Come continua l’illuminato Sivananda: ” Gli stati di confusione, di depressione, di agitazione, di basse emozioni e altri pensieri sfavorevoli vengono trasmessi ad ogni cellula del corpo tramite i nervi. Le cellule di difesa sono perciò colpite da uno stato di panico e di generale indebolimento. Non riuscendo a svolgere adeguatamente le loro naturali funzioni diventano inefficienti, dando inizio a una proliferazione delle tossine.
Molte persone vivono in modo irregolare e indisciplinato – cattiva alimentazione o una mancata gestione dei flussi mentali – e gli atomi, le molecole e le cellule dei loro corpi producono delle vibrazioni discordanti, non armoniche. A causa di questo motivo, molte persone sono prive di speranza, di fede, di serenità, di gaiezza e di fiducia in se stesse. Ben presto diventano infelici. Difatti in esse la forza vitale non agisce più adeguatamente e quindi la loro vitalità tende a diminuire. La mente viene assalita dalla paura, dalla disperazione, dal timore e dall’ansia. A quel punto la malattia prende forma.”

Ti mando un forte abbraccio, stammi bene. Riccardo Ciattini

 

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