Racconto Zen: un giorno un uomo decise di fare una passeggiata lungo le meravigliose colline indiane sottostanti all’imponente catena montuosa dell’Himalaya. Camminò a lungo e per qualche strana ragione, l’uomo si ritrovò accidentalmente in paradiso.
Continuò a camminare come se niente fosse, d’altronde l’ambiente circostante era prevalentemente simile al luogo dove abitava, la sua convinzione era quella di aver semplicemente trovato un nuovo sentiero e quindi, nuove zone da osservare.
Dopo quasi un’ora di camminata l’uomo cominciò a sentirsi stanco, così pensò di riposare da qualche parte. Si guardò intorno e vide un meraviglioso albero sotto al quale c’era della meravigliosa erba soffice e una piacevole zona d’ombra. Era estremamente invitante l’albero, decise quindi, prima di tornare a casa, di sdraiarsi, riposarsi e ricaricare le energie sotto quella bellissima creazione di Madre Natura.
Dopo alcune ore si risvegliò ben riposato e pensò ” Sarebbe perfetto dopo un sonno così ristorante mangiare qualcosa”. Pensò a tutte le cose buone che avrebbe voluto mangiare e che avrebbe mangiato con molto gusto in quel momento e…
Apparvero all’istante davanti a lui!
Spiazzato e sorpreso, dopo un pò di titubanza, cominciò a mangiare quelle meravigliose porzioni che si erano appena materializzate davanti ai suoi occhi.
Quando finì e raggiunse la sazietà, pensò alla necessità di bere qualcosa, ed anche in quel caso, tutte le bevande che aveva visualizzato dentro la sua mente si materializzarono all’istante.
Senza troppe domande, cominciò a bere e a gustarsi acqua e vino dalla qualità eccelsa. Dopodiché, ben riposato, sazio e dissetato, data la situazione paradossale, iniziò a dubitare dell’accaduto e a domandarsi se realmente si trovasse sulla Terra. Magari stava sognando e questo era frutto della sua immaginazione, ma le sensazioni erano vivide e questo destabilizzava l’uomo tanto da non riuscire a capire cosa stesse davvero succedendo. “Ho chiesto il cibo e il cibo è arrivato, ho chiesto da bere e le bevande sono arrivate, dove diamine mi trovo? Forse ci saranno degli spiriti nelle vicinanze!”
E gli spiriti arrivarono!
Subito l’uomo spaventato iniziò a temere per la sua vita “Sono arrivati davvero gli spiriti! Sicuramente mi circonderanno e mi tortureranno, devo scappare!” Pensò.
Immediatamente gli spiriti circondarono l’uomo e cominciarono a torturarlo.
A quel punto, mentre l’uomo stava gridando dal dolore disse ” Oh di questo passo mi uccideranno!”.
E morì.
Nel momento in cui si era reso conto di essere fortunato, l’uomo, data la sua predisposizione ad avere una mente povera, era riuscito con i suoi pensieri a deviare gli eventi verso una realtà opposta. Il motivo per cui i pensieri si materializzavo nell’immediato era perché si era seduto sotto un albero dei desideri o chiamato in gergo indiano, Kalpavriksha. (NOTA: è un albero che realmente esiste in India e che è considerato appunto sacro).
Chiese cibo e il cibo arrivò, chiese da bere e le bevande arrivarono, chiese gli spiriti e gli spiriti arrivarono, chiese la tortura (indirettamente, temendola) e la tortura arrivò, pensò alla morte e la morte avvenne.
MORALE: Una mente stabile in gergo indiano viene chiamata Kalpavriksha appunto. Quando le tue quattro dimensioni, ovvero energetica, fisica, mentale ed emotiva sono in equilibrio, la realtà si muoverà verso la direzione delle tue intenzioni e quindi dei tuoi desideri. In ambienti spirituali questa Legge Universale prende il nome di Legge di Attrazione mentre in ambienti scientifici prende il nome di Legge di Risonanza. Quando riesci ad equilibrare le tue energie e coordinarle in un unico sistema armonioso divieni un Kalpavriksha. Divieni creatore della tua vita e quindi del tuo mondo esteriore che diviene specchio di questo equilibrio interiore.
Maggiore sarà il tuo squilibrio interiore, maggiore saranno le tue paure, ansie, preoccupazioni, fragilità e maggiori queste emozioni negative si ripercuoteranno nella tua realtà esterna, proprio come l’uomo ha fatto invitando con la sua stessa “mente povera” e negativa gli spiriti e la morte stessa.
Il simile attrae il simile, e aldilà che tu ci creda o no, l’intero Universo è tenuto in piedi da questo semplice concetto. Maggiore sarà il tuo equilibrio interiore e maggiore saranno le potenzialità per costruire una vita ben definita e non vittima delle tue paure e del tuo dolore emotivo
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